Bertinoro

Cosa fare in Romagna durante un soggiorno a Pecoranera

Bertinoro è la casa di Pecoranera e non possiamo che parlarne bene, anche perché siamo fermamente convinti che sia uno dei luoghi più piacevoli della Romagna. Non è solo un borgo bellissimo e ricco di storia, ma uno di quei posti che ti rimette in pace con il mondo. Con una filosofia di vita rilassata fatta di giornate passate a chiacchierare all’osteria, passeggiate nella natura e ritmi oziosi… ecco i nostri consigli su cosa vedere e fare a Bertinoro in un weekend da favola.

Se non siete ancora stati in questi colli dovete rimediare in fretta, in particolare questo borgo di origine medievale situato sulla cima del monte Cesubeo a 15 km da Forlì è uno dei luoghi più genuinamente Romagnoli che ci sia e il tempo passato qui è sempre speso bene. Il paese ha tanti soprannomi per alcuni è “il Balcone della Romagna” per altri la “Città del Vino” oppure la “Città dell’ospitalità”. Fatto sta che le terre di Bertinoro e dintorni sono floride e verdi, i suoi abitanti particolarmente predisposti alle chiacchiere e il panorama dal centro cittadino è decisamente invidiabile.

Attorno a Pecoranera e al paese è tutto una vigna, si parla soprattutto di vitigni sangiovese, albana e di quelli per la produzione di vini locali meno conosciuti come cagnina e pagadebit. Il vino è talmente importante da queste parti da aver dato il nome, secondo la tradizione anche alla cittadina,

Pare infatti che Galla Placidia, figlia dell’imperatore Teodosio, dopo aver assaggiato un vino locale in una coppa di terracotta come usava all’epoca dichiarò: “Non di così rozzo calice sei degno, o vino, ma di berti in oro”, ovviamente il complimento venne preso al balzo dagli abitanti della zona che per non farlo dimenticare a nessuno coniarono (da “berti – in – oro”) il nome Bertinoro. Sarà solo una leggenda, ma noi (da grandi estimatori dei prodotti romagnoli) abbiamo finito per crederci!

Cosa vedere a Bertinoro, Romagna

Questo borgo è perfetto per fare passeggiate tonificanti perché essendo costruito in cima a un monte è tutto un sali-scendi. Ecco quali sono secondo noi i luoghi più belli di Bertinoro, quelli che non dovete perdere assolutamente quando passate di qui.

La rocca

Dalla cima del Monte Cesubeo domina sulla cittadella la millenaria rocca, un edificio anteriore al secolo X, dove soggiornò l’imperatore Federico Barbarossa nel 1177 con la sua corte e le sue milizie, che diventò poi sede vescovile a partire dal 1584. Ancor oggi la struttura difensiva mantiene ben conservato il suo aspetto medievale ma all’interno si trovano gli uffici e gli appartamenti dell’antica residenza vescovile e un bellissimo ampio terrazzo, rivolto verso il borgo. Colpisce per architettura e sparzo anche la grande sala seicentesca decorata con affreschi barocchi. Oggi la Rocca ospita inoltre il Centro Residenziale Universitario dell’Alma Mater Studiorum di Bologna e il Museo Interreligioso, istituito recentemente dalla Diocesi di Forlì-Bertinoro, il Museo offre la possibilità di indagare gli aspetti comuni delle tre religioni monoteiste Ebraismo, Cristianesimo, Islam. L’entrata al museo costa 8 euro, su prenotazione è possibile anche accedere ad alcune zone della rocca solitamente chiuse al pubblico (rivolgendosi sempre ai gestori del museo).

Il centro storico

Il cuore di Bertinoro è fatto da una piazza principale con una terrazza panoramica dalla quale si diramano diverse stradine acciottolate che conducono il visitatore tra vecchie abitazioni in pietra e palazzi storici all’interno della cinta muraria antica del borgo medievale. La piazza centrale è davvero particolarissima, in Piazza delle Libertà sorge il Palazzo Ordelaffi, antico palazzo municipale risalente al 1306 oggi sede comunale dove si trovano la Sala del Popolo utilizzata da secoli per le riunioni dei cittadini e la Sala Quadri che accoglie una serie di dipinti del pittore Antonio Zambianchi che illustrano la storia del paese. A pochi metri si trovano la Torre dell’Orologio, la cattedrale di Santa Caterina di Alessandria (costruita alla fine del XVI secolo) e ovviamente la Colonna dell’Ospitalità. Il monumento che si trova all’incrocio tra 2 delle strade che portano a Piazza delle Libertà venne fatto erigere da Guido del Duca e Arrigo Mainardi come baluardo di pace e buona convivenza tra le famiglie nobili locali. È una colonna in pietra con 12 anelli di ferro, ognuno dei quali corrispondeva una famiglia. L’usanza locale voleva che ogni pellegrino arrivato in città scegliesse un anello al quale legare il proprio cavallo e la famiglia corrispondente l’avrebbe poi ospitato. A lato della piazza si apre anche una grande terrazza con lampioni eleganti e vasi di fiori ma soprattutto una vista incredibile sulla vallata che, nelle giornate di bel tempo arriva fino al mare. Al di sotto della terrazza si trova un secondo terrazzamento, dove sorge il ristorante storico Ca’ de Be’, qui oltre al panorama potrete ammirare la campana dell’Albana dell’artista Guerrino Bardeggia.

Strade antiche

Altre due zone storiche di Bertinoro che dovete visitare sono la strada della Vendemmia (un vicolo tipicamente medievale lungo via della Santissima Trinità) e quella dei Mestieri Scomparsi (un altro camminatoio all’inizio di via delle Mura) dove si trovano opere d’arte e installazioni di artisti locali legate alla tradizione locale.

Fratta Terme

Bertinoro è suddivisa in 10 frazioni, una di queste è una piccola località termale, parliamo di Fratta Terme, dove c’è un centro della salute con piscine e spa che sfruttano le fonti naturali di questa zona: il Grand Hotel Terme della Fratta. Da Bertinoro fratta terme è raggiungibile anche a piedi con una bella passeggiata ad anello.

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